Parco Di
Fonte Santa
Nelle radure di Fonte Santa nel giugno 2013 ho iniziato a realizzare statue da monoliti trovati in quel bosco. Sono grossi macigni di arenaria tipica del luogo, che ho preso a lavorare seguendo l'ispirazione dettata dalle loro forme e dal contesto ambientale. Sono sorti, così, guerrieri, fate, cavalli, viandanti e monaci, in un susseguirsi di figure che appaiono fra arbusti ed alberi attorno ai ruderi dell'antico castello del Palazzaccio. Immaginate di camminare nel bosco e quasi senza accorgervene vi trovate davanti una statua che si affaccia fra i rami, emerge dalle felci o vi osserva da una rupe…
In questi spazi eloquenti e dai panorami suggestivi ho deciso di inserire personaggi che hanno la parvenza di uscire dalla roccia senza essere finiti: volti e mani che seguono le sembianze appena accennate dal macigno, che di volta in volta mi limito ad estrarre seguendo ciò che appare contenere. Mi lascio ispirare dalla forma della pietra e dal contesto come le statue del castellano e della castellana che trasmettono tristezza per le condizioni di abbandono del Palazzaccio. In epoca recente ho installato su un aereo terrazzamento affacciato dall'alto su Firenze dodici figure allineate come menhir nelle quali ho ritratto gli Apostoli. I grandi macigni, non uno di più né di meno che dodici, giacevano nel sottosuolo di quel campo abbandonato, esattamente là dove anni prima era nata l'idea degli apostoli, tanto che il loro fortuito ritrovamento è apparso rispondere ad una chiamata. Un progetto inusuale ma l'idea di fondo è quella della gratuità e fruibilità dell'arte in un ambiente naturale e la voglia di animare questi boschi cavando dal sasso quella figura che ne vuole emergere, alla ricerca del messaggio primordiale di liberare lo spirito dalla materia.